Un passaporto sanitario per tornare a viaggiare
Giuseppe ghisellini • 14 gennaio 2021
Un passaporto sanitario per tornare a viaggiare
Diversi Paesi si stanno organizzando in tal senso. La Grecia ha chiesto alla Ue di creare un certificato di vaccinazione
a livello europeo per poter ripristinare gli spostamenti. Il modello Uk e della Danimarca.
Tornare a viaggiare
ai tempi della pandemia grazie a un passaporto, o certificato, sanitario
di vaccinazione. È ciò a cui stanno pensando diversi Paesi in vista dell'estate, quando si auspica che possa avvenire una ripresa del turismo
internazionale. Tra le esigenze del momento c'è, infatti, oltre ai corridoi sicuri, la necessità di poter riprendere gli spostamenti, dove possibile, in sicurezza, e l'idea del passaporto è una carta che potrebbe essere giocata. Ecco chi ci sta pensando.
La proposta della Grecia
Secondo quanto riporta fanpage.it la Grecia avrebbe chiesto
alla Ue di creare un certificato di vaccinazione
a livello europeo
per poter ripristinare gli spostamenti transfrontalieri. Dal canto suo Atene avrebbe già realizzato un proprio certificato standardizzato che attesta l'avvenuta vaccinazione di una persona. La vaccinazione non è obbligatoria o un prerequisito per il viaggio, ma le persone
che sono state vaccinate dovrebbero essere libere di viaggiare.
È urgente arrivare a un'intesa comune su come un certificato di vaccinazione dovrebbe essere strutturato in modo da essere accettato in tutti gli Stati Europei.
Il caso Uk e l'app
Quello della Grecia non è un caso isolato, infatti, secondo quanto scrive il Telegraph, anche i cittadini britannici vaccinati potranno disporre di un certificato. Proprio in questo mese l'iniziativa sarà lanciata nel Regno Unito in via sperimentale. A quanto riporta la fonte, il suddetto passaporto
è creato da due aziende, iProov e Mvine, specializzate una in biometrica e l'altra in sicurezza informatica. Sarà rilasciato sotto forma di app
che fungerà da attestazione digitale della vaccinazione. La fase di sperimentazione terminerà a marzo e sarà vigilata dalle autorità sanitarie e locali.
L'idea della Danimarca
Tra i Paesi che stanno facendo ragionamenti simili c'è anche la Danimarca. Sulla base di quanto scrive Reuters, il Paese starebbe realizzando un passaporto vaccinale digitale per chi è stato vaccinato, il che permetterebbe di viaggiare nei Paesi in cui questa documentazione sarà richiesta.
In Italia
Intanto, per quanto riguarda gli spostamenti all'interno del nostro Paese, il ministro della Salute, Roberto Speranza ha illustrato alla Camera le misure che il governo intende inserire nel Dpcm, che entrerà in vigore il 16 gennaio. Secondo quanto riporta SkyTg24
è stata confermata la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile.
A quanto emerso, il governo sembra voler confermare le misure già vigenti e il modello delle fasce differenziate. Venerdì saranno comunicate le ordinanze del ministro Speranza con le nuove classificazioni delle regioni per fasce di rischio. L'ultimo monitoraggio attesta: “12 regioni e province autonome sono ad alto rischio, 8 sono a rischio moderato, di cui 2 in progressione a rischio alto, e una sola regione è a rischio basso".
Inoltre, sembra che il governo voglia introdurre la zona bianca, che potrà essere in vigore solo con livelli epidemiologici molto bassi. Come parametri è necessaria un’incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti e Rt sotto l’1. In questa area le regole saranno quelle relative alle misure del distanziamento e dell’utilizzo delle mascherine.
Per la zona gialla
la notizia è che il governo è intenzionato a riaprire i musei.
Fonte: Guida Viaggi

Apertura destinazioni come: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, ma solo Sharm El Sheikh e Marsa Alam.Per poter viaggiare verso le sei mete-test, specifica l’articolo 2, bisognerà essere dotati di green pass o di una certificazione equivalente; si dovrà mostrare all’imbarco un tampone antigienico o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti alla partenza; ripetere il tampone in loco se il viaggio/vacanza dura oltre sette giorni. Al rientro non sarà prevista alcuna quarantena per chi, nelle 48 ore precedenti, avrà effettuato un nuovo test con risultato negativo. Tampone che sarà ripetuto, con la pretesa del medesimo esito, all’arrivo nell’aeroporto italiano.